Nel nostro Paese le famiglie spendono cifre non irrilevanti per il riscaldamento e per la produzione di acqua calda sanitaria; ridurre i consumi relativi all'utilizzo di tali apparecchi non è poi così impossibile se si pensa che basterebbe mettere in pratica alcuni accorgimenti.
Sembrerà irrilevante ma assumono un peso non da poco anche le dimensioni della caldaia (che andrebbero proporzionate al bisogno di calore) e la qualità dell'edificio (orientamento rispetto al sole, ipotetica presenza di doppi vetri e così via).
La tradizionale caldaia a gas è formata da un bruciatore che deve miscelare aria e gas, da tubi nei quali i fumi caldi ottenuti dalla combustione scaldano l'acqua nonchè il fluido termovettore, e da una camera di combustione dove brucia la miscela.
Almeno una volta nel corso di un anno è obbligatorio il controllo dell'impianto con la sua manutenzione. Altrettanto conveniente è l'installazione di un programmatore capace di spegnere e accendere la caldaia a seconda della temperatura registrata in un determinato ambiente. In questo caso entra il gioco il termostato.
Si tratta di un valido sistema di regolazione che favorisce il risparmio evitando inutili sprechi di energia, abbassando i consumi. Non sottovalutate il cronotermostato che regola la temperatura dell'ambiente in base agli orari prefissati.